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Letteratura

Tu puoi

 

TU PUOI

di Andrej Ghelasimov

 

La gente non dovrebbe imbottirsi la testa di sciocchezze. Mia moglie me lo ripete in continuazione. Si chiama Lenka, età 34 anni, occhi castani, ama i cannoli, la nazionale italiana di calcio e i soldi. Non mi ha mai messo le corna, o perlomeno non me l’ha mai confessato. Chi lo sa cosa si tengono dentro. La farei fuori seduta stante. E insomma, le cose vanno bene, tiriamo a campare. Capita pure che ci si diverte. Lei crede nei soldi come crede in Dio. «Non ti imbottire la testa di sciocchezze», mi dice. Vorrei proprio sapere di cosa dovrei riempirmela allora! Per esempio, me ne sto seduto e penso quanti anni ancora potranno mai durare le sedie. Intendo, non solo le sedie in generale, ma quelle sedie che non hai comprato tu stesso; cioè, quelle che hai ricevuto dai genitori, dagli amici. L’inizio della vita familiare. Del resto, cos’altro si dovrebbe regalare a un matrimonio? Cioè, quanta parte della tua vita puoi passare seduto sulle sedie per le quali non hai tirato fuori un soldo? Qualcosa come quindici anni. Quindici anni seduto su sedie regalate, due figli, una bella ulcera gastrica, ferma antipatia verso qualsiasi tipo di dirigenza, ogni rapporto con i vecchi amici ormai defunto da tempo, e aggiungiamoci anche l’abitudine di odiare tutto il parentado. E poi pensi sempre che la vita è appena iniziata.

Scritto da Andrej Ghelasimov (trad. R. Lanzi)
Categoria: Letteratura
Pubblicato: 27 Maggio 2008

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Dieci poesie (1971-2004)

Inna L'vovna Lisnjanskaja

Inna L'vovna
LISNJANSKAJA

Note biografiche:

Poeta, nata nel 1928 a Baku, vive a Mosca dalla metà degli anni '50.
Pubblica i suoi versi, ma anche traduzioni dall'azero, tra difficoltà sempre crescenti, fino al 1980. Prende parte, con il marito, Semen Lipkin, anch'egli poeta, all'almanacco "Metropol'"; dopo l'abbandono in segno di protesta contro le misure persecutorie adottate dal regime nei confronti dei membri dell'almanacco Viktor Erofeev e Evgenij Popov, la Lisnjanskaja esce dall'Unione degli Scrittori dell'URSS insieme a Lipkin e ad Aksenov, e fino alla fine degli anni '80 pubblica soltanto all'estero.
Negli anni '90 ha finalmente ottenuto il meritato riconoscimento, ottenendo il premio nazionale "Russia" per la letteratura (1998), il premio Aleksandr Solgenitsin (1999), i premi delle riviste Arion (1995) e Znamja (2000).

Scritto da Inna L. Lisnjanskaja (trad. F. Gabbrielli)
Categoria: Letteratura
Pubblicato: 02 Maggio 2008

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  1. Il treno per la Svizzera
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  3. Sofija Parnok, due poesie
  4. Afanasij Fet - La vita, i versi

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