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Appunti di viaggio

Donetsk, come ti voglio ricordare

Quando, tre anni fa, mi dissero che sarei dovuta andare a lavorare tre mesi a Donetsk, ammetto che non la conoscevo. Non avevo mai sentito nominare questa città. Io, che già ai tempi studiavo la lingua russa. Quando scoprii che era la seconda città più grande dell’Ucraina, mi imbarazzai per la mia ignoranza. Al confine con la Russia, la zona del Donbass è la più ricca di metalli e dunque più industrializzata del paese. Anticamente si chiamava Juzovka (in onore del fondatore, John Hughes, che a partire dal 1869 cominciò a costruirvi una fabbrica metallurgica, dando un nuovo assetto alla città), poi si chiamò Stalino, infine Donetsk dal fiume Donetz, che però non passa per il territorio (il fiume che la attraversa è il Kalmius).

Scritto da Valentina Moretti
Categoria: Appunti di viaggio
Pubblicato: 10 Agosto 2014

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La mia Transiberiana

Transiberiana

E’ un mese che son tornato dal lungo viaggio che mi ha portato vagabondo per la Russia, da Mosca a Vladivostok in aereo. E poi in treno, per trentuno giorni, scalando lentamente le sette ore di fuso orario che differenziano Vladivostok da Mosca.
Kabarovsk, Ulan Udé, Irkutsk, Krasnojarsk, Tomsk, Ekaterinburg, Niznj Novgorod, scandite dal ritmo (come spiegarlo?!...) rilassante del treno, dalle betulle dal bianco tronco, dal conversare nei vagoni platskard, mangiando pesce affumicato e sorseggiando tazze di the.
Ora Sergej e Tatjana Nikitin mi cullano con le note di Alexandra mentre, seduto alla scrivania, continuo quell’altro viaggio, già molto più lungo della Transiberiana, verso una meta che a volte già si intravede…
In Russia non ho portato macchina fotografica né preso appunti, non volendo alterare la mia visione del mondo con la telecamera che ruba l’anima, né col segno della scrittura. E’ in me ciò che mi ha impressionato, mentre altre immagini sprofondano verso l’oblio. La memoria fa da rete, con maglie ora larghe ora strette e ne salva qualcuna perché possa conservarla o parteciparla. Come in questa scrittura.
Per fortuna ho trovato amici che mi hanno scattato tante foto con cui ora posso documentare il mio viaggio.

Scritto da Ruggero Mascolo
Categoria: Appunti di viaggio
Pubblicato: 20 Novembre 2007

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Carovita e baci gratis

 
Centro di Londra. Buckingham Palace. L’incedere solenne dei soldati al cambio della guardia. Gran folla di turisti provenienti da tutto il mondo. Di fronte al palazzo, sulla piazza, un monumento alla regina Vittoria in marmo bianco con dorature. Sulla pietra chiara una scritta a mano, a nere lettere irregolari: Россия. “Hanno utilizzato l’alfabeto cirillico” penso tra me e me con una specie di sollievo: così non tutti potranno capire che di lì è transitato un mio anonimo connazionale in vena di slanci patriottici... Poco oltre, ma sempre in un posto ben visibile, la stessa scritta a grandi caratteri neri su fondo bianco. E poi ancora altrove, ma stavolta più in piccolo. E’ difficile dire che cosa uno cerchi di esprimere così bizzarramente su una pietra bianca, da quale pulsione si sia mossi. Uno scontato “Fedja è passato di qua” sarebbe forse stato poco incisivo... Verosimilmente la solennità del luogo ha prodotto il suo effetto. Magari la scritta è stata vergata al tempo della visita di Vladimir Vladimirovic in Gran Bretagna. Chi potrà mai saperlo?
Scritto da Larisa Vasilieva (trad. G. Piovano)
Categoria: Appunti di viaggio
Pubblicato: 30 Settembre 2003

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