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Il fantasma di Bisanzio
Tra gli eredi dell'impero romano d'Oriente si cela la chiave dell'attualità
Spiegare l'attualità al grande pubblico attraverso le vicissitudini dell'impero zarista e dell'impero ottomano. E' questo l'obiettivo dell'ultima opera di Franco Cardini Il Sultano e lo Zar: Due imperi a confronto, edita da Salerno Editrice. Perché scegliere di parlare della contemporaneità attraverso la storia di due imperi la cui esistenza ha avuto il proprio tragico epilogo con il primo conflitto mondiale? La scelta dell'autore non è casuale: l'impero zarista e l'impero ottomano avevano in comune di essersi professati, in un modo o nell'altro, eredi dell'impero romano d'Oriente.
- Scritto da Eugenio Enea
- Categoria: In libreria
Regina Spektor, la Russia e l'ebraismo
Regina Spektor è nata a Mosca il 18 febbraio 1980 da genitori ebrei, il padre fotografo, la madre insegnante di musica. Nel 1989, la famiglia emigrò negli Stati Uniti. A 18 anni Regina ha iniziato a scrivere le sue prime canzoni e a 21 ha inciso il primo disco, "Eleven Eleven". Il suo ultimo album, "Far" (2009) , ha raggiunto la 3a posizione nella classifica USA "Billboard 200" e l'ha definitivamente consacrata a livello internazionale. Pur essendo padrona della lingua russa e una grande ammiratrice di Vladimir Vysotskij, Regina Spektor ha cantato [alla data dell'intervista, n.d.r.] nella sua lingua madre solo alcuni versi di Pasternak nella canzone "Aprés moi le deluge" e non aveva mai concesso interviste a media russi. In questa sua "prima" per il sito "Jewish.ru" - che ringraziamo per la cortese autorizzazione alla riproduzione - la cantante racconta per la prima volta in modo così esteso dei suoi ricordi della Russia, dell'emigrazione e del suo essere ebrea.
- Scritto da Avraham Grozman (trad. M. Brignone)
- Categoria: Politica e società
Le origini del rito del bere in Russia
Esistono ben tre parole (slave) che indicano tre diverse cerimonie solenni degli antichi Slavi che hanno in comune il bere e l’ubriacatura finale come procedura sacrificale. Che cosa è allora il bere? Esiste una ritualità anche nell’ubriachezza?
Il bere come attività “umana” non è la semplice riposta allo stimolo della sete, come ci verrebbe di dire immediatamente, ma al contrario è un rito “sacro” ben preciso! La sete in un regime dietetico contadino su base vegetale, che è cibo costituito per ca. il 90 % e più da acqua, raramente si presenta in modo da richiedere una bevuta urgente di un qualche liquido. Insomma si beve non per sete e neppure acqua semplice, ma liquidi speciali che di solito è la donna ad elaborare e a preparare partendo da varie materie prime. Né questi liquidi, non vogliamo ancora chiamarli bevande, possono essere ingeriti così semplicemente. Occorre aspettare il momento particolare della giornata o dell’anno, da soli o in compagnia di certe persone oppure in certi luoghi.
- Scritto da Aldo Marturano
- Categoria: Politica e società
Le chiese russe in Italia: una storia tutta da scoprire
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Inaugurazione della chiesa russa di Firenze, 1903 |
La Piccola Biblioteca di Lingua e Cultura Russa di Messina ha aperto oggi il ciclo di incontri culturali della Stagione 2023-24 ospitando una interessantissima dissertazione dal titolo "L'architettura dello spirito: chiese russe in Italia e dintorni", magistralmente condotta dallo studioso Marco Donato. L'incontro si è dedicato, come suggerisce il titolo, alla scoperta delle origini storiche delle chiese ortodosse che, a cavallo fra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX secolo, le comunità russe di stanza in Italia riuscirono a edificare: un'impresa condotta con caparbietà e grazie all'appoggio di alcune influenti famiglie dell'aristocrazia russa, e nonostante gli intralci che grandi progetti come quelli che furono portati a termine a Firenze, Sanremo e Bari, ma anche nella vicina Nizza, inevitabilmente si trovarono ad affrontare.
- Scritto da Marcello Brignone
- Categoria: La Russia a Messina
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