Letteratura
Tanto, noi non moriremo
In occasione del centenario della nascita (11 dicembre, 1918 – 2018) ci piace ricordare il grande scrittore russo pubblicando tre piccoli schizzi tratti da "Minuzie" [Крохотки] : "Viaggiando lungo l'Oka", "Cominciando una nuova giornata" e "Tanto, noi non moriremo". La piccola raccolta fu scritta da Solženicyn negli anni 1958-1960, rimanendo inedita in URSS; in Italia fu pubblicata nel 1971, all’interno della silloge "Per il bene della causa", nella traduzione di Pietro Zveteremich che qui riproduciamo.
- Scritto da Aleksandr Solženicyn (trad. P. Zveteremich)
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Ad Anna Politkovskaja
Officina di poesia: una poesia in italiano di Tat'jana Buevič sulla Politkovskaja.
Solo un poeta può tradurre la poesia. Forse. Sradicare un componimento da una lingua-cultura e traghettarlo in un’altra è un atto di violenza. È, però, irrefrenabile la tentazione di provarci. Io non sono un poeta, ma ho tradotto una lirica. Perché? Sarebbe un delitto consentire alla barriera linguistica di ostacolare la diffusione dei versi, oggi più che mai. Ecco perché ho provato a tradurre questo testo.
- Scritto da Tat'jana Buevič (trad. G. Barca)
- Categoria: Letteratura
Un freddo autunno
Nel giugno di quell'anno lui era ospite da noi, nel nostro podere – da sempre era considerato uno di famiglia: il suo povero padre era amico e vicino di casa del mio. Il quindici giugno assassinarono Ferdinando a Sarajevo. La mattina del sedici portarono i giornali dalla posta. Papà uscì dal suo studio con in mano l'edizione serale della gazzetta di Mosca, venne in sala da pranzo dove lui, mamma ed io stavamo prendendo il té e disse:
- E' la guerra, amici miei! A Sarajevo hanno ucciso l'erede al trono austriaco. E' la guerra!
Nel giorno di San Pietro da noi si era radunata molta gente per l'onomastico di papà e a pranzo lui venne ufficialmente annunciato come mio fidanzato. Il diciannove luglio la Germania dichiarò guerra alla Russia...
- Scritto da Ivan Bunin (trad. S. Corazza)
- Categoria: Letteratura
Alla ricerca della biblioteca di Ivan il Terribile
La leggenda vuole che Sofia Paleologa abbia portato in dote al suo sposo, Ivan III, la meravigliosa Biblioteca di Costantinopoli, che l'abbia voluta tenere volutamente nascosta e che sia giunta in eredità a Ivan il Terribile. E molti nel corso dei secoli si sono affannati a cercarla. Ma come andarono realmente le cose? Che portò con sé Sofia a Mosca? Quali i libri che Ivan il Terribile celava? E se si provasse a scavare nei dintorni di Uglič, sul fiume Učma? Il dialogo in stile fantasy di Vladimir Ervol'der prova a dare delle risposte. Quando la storia ha bisogno di un po' di immaginazione per potersi raccontare, e l'immaginazione può trasformarsi in storia...
[Pubblichiamo il racconto in originale come l'abbiamo ricevuto dallo stesso autore che cogliamo l'occasione per ringraziare]
- Scritto da Vladimir Elvol'der
- Categoria: Letteratura
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