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In libreria

Propaganda monumentale

 

PROPAGANDA MONUMENTALE

di Vladimir Vojnovic

Ed. Garzanti, pagg.480,euro 17,00

 

Ci sono romanzi che raccontano il passato cercando di farne rivivere la tensione e la drammaticità con una puntigliosa descrizione dei fatti, altri in cui, pur narrando essi lo stesso momento storico, tocca al lettore immaginare ciò che sta accadendo attorno ai protagonisti, sui quali si accentra l'attenzione dello scrittore. "Propaganda monumentale", il nuovo romanzo di Vladimir Vojnovic, nel raccontare gli anni difficili dello stalinismo nell'ex Unione Sovietica, non nasconde nulla: la paura che attanaglia anche i quadri del partito, le auto di servizio che escono nel silenzio della notte per raccogliere sfortunati e spesso del tutto ignari "traditori", i fantasmi che affollano i G.U.LAG., sottoposti a lavori sfibranti fino a rimanerne vittime. E tuttavia, la storia scivola via leggera, ironica, talvolta amara, spesso divertente, sullo sfondo di una protagonista, Aglaja Stepanovna Repkina, che coltiva il culto di Stalin, capace di sacrificare il proprio marito per l'ideale comunista, incredibile figura di carnefice presto costretta dalla Storia a divenire essa stessa vittima di un sistema non più costruito sul terrore ma sclerotizzato su formule vecchie e ormai ridicole, fino a che una nuova Russia alla ricerca, fra biznezmen sanguinari e nuovi burocrati, di una strada al capitalismo, non riesce, quasi per caso, a liberarsi di lei, simbolo di una generazione ormai "inutile".

Scritto da Marcello Brignone
Categoria: In libreria
Pubblicato: 11 Febbraio 2005

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L'anima russia di Pitirim Aleksandrovic Sorokin

 

di Barbara Abbottoni,

Edizioni Martina, Bologna, 2004

Il 21 gennaio 1889, a Turya, un piccolo villaggio della Russia settentrionale abitato dai komi (popolazione di origine ugro-finnica e di religione ortodossa), inizia la storia di uno dei sociologi più brillanti dell'inizio del secolo scorso: Pitirim Aleksandrovich Sorokin.
E' fuorviante definire Sorokin solamente un "sociologo", poiché si può piuttosto parlare di un intellettuale a trecentosessanta gradi: Egli, infatti, si interessò di problemi sociologici ma anche di questioni teologiche e morali, di letteratura, di arte e di questioni politiche, militando nelle file del partito social-rivoluzionario russo. L'aspetto più interessante tuttavia, risiede nel fatto che Egli si sforzò sempre di integrare questi diversi aspetti della vita e di unificarli in una visione integrale del mondo.

Scritto da Barbara Abbottoni
Categoria: In libreria
Pubblicato: 08 Giugno 2004

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  1. La Russia post-sovietica
  2. Non-memorie
  3. Nuovo Medioevo

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