Il mitico incrociatore “Aurora”, dopo quasi due anni di lavori di restauro, torna, dal 31 luglio 2016, ad essere visitabile sulle sponde di San Pietroburgo. Nell'occasione pubblichiamo l'inedito resoconto dei tre giorni di gloria vissuti dalla nave russa in Italia nel 1911. L'Aurora infatti era stata designata a ricevere, in rappresentanza della Flotta Russa del Mar Baltico, le onorificenze e soprattutto la gratitudine diretta dei cittadini di Messina, completamente distrutta nel terremoto del 1908. Gli abitanti della città siciliana infatti avevano visto arrivare i primi soccorsi organizzati proprio in ben sei navi della flotta imperiale. Le gesta eroiche dei marinai russi che, impavidi dei pericoli scesero a terra, si sono tramandate nella Città dello Stretto di generazione in generazione. Il rapporto ufficiale del vice-console della Russia a Messina, pur nella sua ufficialità, fa trasparire, a distanza di più di due anni dalla catastrofe, l'entusiasmo della popolazione, eternamente grata ai russi; entusiasmo e clima di festa d'altronde confermati anche dalle cronache dei giornali dei quei giorni.

 

 

 

VICE CONSOLATO DI RUSSIA

MESSINA

 

Messina, 8 marzo 1911

 

Onorata Ambasciata di Russia

ROMA

 

Adempio al dovere di informare l'Onorata Ambasciata che l'Incrociatore Imperiale “Aurora” è qui giunto il 1 di Marzo dopo mezzogiorno, come da mia comunicazione telegrafica.

Il signor Comm. Makejeff, vice console di Catania, era qui con me dalla stessa mattina.

Già da un paio di giorni avevo preso gli accordi necessari con le Autorità sulle modalità nelle quali le cerimonie dovevano svolgersi. L'Incrociatore è stato fatto attraccare alla banchina e le cerimonie hanno avuto luogo sul ponte dell'Incrociatore con l'intervento di tutte le Autorità civili, militari, e religiose, tra le quali vanno segnalate:

 

il Prefetto, il Comm. Gino Buganza

il Regio commissario, il Cav. A. Salvadori

il Presidente della Deputazione Provinciale, l'Avvocato Quattrocchi

Sua Eccellenza l'Arcivescovo di Messina, Monsignor D'Arrigo

il Generale di Divisione, il Comm. Vandero

l'on. Ludovico Fulci, Deputato al Parlamento

il comandante della Difesa Marittima, il Comm. Pericoli

il Presidente del consiglio Provinciale, il Senatore Salvatore Buscemi,

e molti altri notabili così come i rappresentanti di tutti i circoli politici della Città

 

La medaglia coniata a Messina
in onore dell'Aurora

La Medaglia e l'attestato sono stati portati dal Comitato organizzatore (i membri della redazione del giornale “Nuovo Telefono”) il cui Presidente è il signor Migneco e il il Vice Presidente il signor Anastasi.

Sono stati pronunciati dei brevi ma affettuosi discorsi dal Regio Commissario, dal Prefetto, dal Presidente della Deputazione Provinciale e dal Reverendo Padre Calvi, a nome di S.E. l'Arcivescovo, da uno studente dell'Università, e da altre persone.

Il comandante Leskoff ha pronunciato una risposta per tutti, altrettanto ha fatto il Dottore di bordo, il signor Novikoff e, dopo, io stesso ho aggiunto brevi ma sincere parole di vivi ringraziamenti.

Ho avuto il piacere di constatare che la cerimonia è stata quello che di più solenne si potesse immaginare, sia per il mondo ufficiale che è intervenuto, sia per la partecipazione della gente che si è ammassata sulla banchina dove l'Incrociatore era attraccato e che ha applaudito vivamente al suono dell'Inno Russo.

La stessa sera ha avuto luogo una serata di gala nel nuovo teatro, con l'intervento di tutte le autorità civili e militari. Sono stati invitati il comandante Leskoff, una ventina di ufficiali e quasi un centinaio di marinai dell'Incrociatore. Ha regnato grandissimo entusiasmo e al suono alternati degli inni russo e italiano sono stati lanciati ai coraggiosi marinai dei fiori ed rivolte loro grida di evviva interminabili.

L'indomani, il 3 Marzo, il signor Comandante Leskoff è stato invitato dal comm. Sofio, Presidente dell'orfanotrofio “Regina Elena”, accompagnato dal Comm. Makejeff e da me, a visitare l'istituto dove alcuni orfani hanno recitato dei versi toccanti.

Il comandante ha poi visitato, sempre accompagnato da noi, diversi altri istituti di carità, mostrando un tatto squisito e sentimenti molto elevati.

Dopo mezzogiorno il Comandante ha invitato tutte le autorità a bordo per un tè. Costì come sempre, gli intervenuti hanno avuto modo di rimarcare l'estrema cortesia di tutti gli Ufficiali.

Proclama del commissario
regio ai cittadini in occasione
dell’arrivo dell’Aurora

Il giorno seguente, il Presidente della Società Operaia, il Comm. Paolo Savoca, accompagnato dal Consiglio di amministrazione, si è recato a bordo e ha fatto dono al Comandante Leskoff dei diplomi di membro onorario da trasmettere ai comandanti delle quattro Navi, “CESAREVITCH”, “SLAVA”, “MAKAROFF” e “BOGATYR”. Egual diploma è stato donato al comm. Makajeff, anche lui presente a Messina nei giorni del disastro.

Dopo mezzogiorno, alle ore 16, la nostra Municipalità ha invitato il Comandante Leskoff e tutti gli Ufficiali per un vermut d'onore al Grand Hotel “Pagliari”. Qui, tutte le autorità, il comandante Leskoff e gli Ufficiali hanno preso congedo, esprimendo sentimenti di affettuosa fraternità.

Alle ore 18:00, l'Incrociatore ha levato l'ancora ed è partito, e la popolazione, dalla banchina dove si era affollata, gli ha lanciato grida formidabile di evviva. I marinai, allorquando gli era stato dato il permesso di scendere a terra, avevano fraternizzato con la gente che li ha accompagnati lungo le vie, ed io sono ben lieto di registrare che nessun incidente ha turbato la bella festa di gratitudine.

Termino questo rapporto trasmettendo i ringraziamenti delle Autorità e dei cittadini all'onorevole Ambasciata per aver esaudito i desideri dei cittadini facendo venire l'Incrociatore Russo.

Debbo infine segnalare all'onorevole Ambasciata il vivissimo interesse dimostrato del Regio Commissario, il Cav. A. Salvadori, e dal Prefetto, il Comm. Gino Buganza affinché la festa potesse essere degna espressione della grande riconoscenza che la Città di Messina deve eternamente alla Nazione Russa.

 

Porgo i miei più distinti omaggi

 

Vincenzo B.

 

(traduzione a cura dell'Associazione culturale Messina-Russia)