La Russia a Messina
Stregati da Cechov
Le ossessioni delle classi impiegatizie. Nella lettura travolgente dei racconti dello scrittore russo.
Stregati da Cechov. Appiccicati alla sedia, le parole dello scrittore russo sono risuonate alla Libereria “Circolo Pickwick” grazie all'interpretazione straordinaria e coinvolgente di Gianni Di Giacomo. Parole e contenuti niente affatto tranquillizzanti che sono riusciti a tenere sempre viva l'attenzione del pubblico.
In occasione del 150° anniversario della nascita del grande drammaturgo, l'Associazione Culturale “Messina-Russia” ha promosso una “Serata con Anton Cechov” che ha visto protagonisti oltre all'attore Di Giacomo della compagnia “Le Maschere”, Alexandra Voitenko dell'Università di Messina, che ha introdotto alla vita e all'opera dello scrittore e Marcello Brignone, che ha scelto foto e filmati d'epoca che hanno fatto da sfondo alla recitazione.
- Scritto da Gabriele Gottardi
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Il sole, la gente, l’universo...
Ah com’ è bello, com’ è meraviglioso vivere!
- Scritto da Alessandro Egitto
- Categoria: La Russia a Messina
'Messina-Russia' e Russianecho
Nasce una nuova associazione. Nello stesso spirito del sito, ma distinto da esso. Che rimane una comunità sovra-territoriale
Molti dei nostri lettori sanno che “Russianecho” è nato a Messina. Da un gruppetto di amatori della cultura russa. Quasi nove anni fa ormai. Ed in questo periodo, non breve per le medie di sopravvivenza sulla rete, molti altri si sono uniti a noi. Non solo leggendoci, ma divenendo proponenti ed autori di sempre nuovi pezzi. “Russianecho” (che come associazione era nata a Messina ancora prima del sito, nel 1996) si è trasformata strada facendo.
- Scritto da Giuseppe Iannello
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Una singolare Pasqua ortodossa
Una singolare pasqua ortodossa è risuonata tra le mura di un tempio protestante
“Cristo è risorto! Veramente è risorto”. L’augurio annuncio che tutti gli ortodossi si scambiano il giorno di Pasqua è risuonato anche a Messina. In sei lingue diverse: greco, slavo ecclesiastico, rumeno, albanese, russo e italiano. In una veglia liturgica di un “popolo” multietnico e variegato nella sua composizione sociale: badanti, lavavetri, disoccupati, studenti, docenti universitari.
Una comunità ortodossa ritrovata, che a Messina ha però origini antichissime, visibili un tempo in due grandi parrocchie greche esistenti ancora fino al terremoto del 1908. Poi il nulla.
- Scritto da Russianecho
- Categoria: La Russia a Messina