LA RUSSIA POST-SOVIETICA

di Roj Medvedev

Edizioni Einaudi, pagg.413

Narrazione dettagliata della "monarchia" di Eltsin, il saggio di Medvedev ci porta per mano attraverso un decennio di giochi di potere, alternanza ai vertici, calcolo politico, promesse e menzogne, saccheggi legalizzati in una economia agonizzante creata per inettitudine dallo stesso potere politico in una aberrante Odissea nella "nuova" Russia.

Il lettore assiste inerme allo sfacelo e smantellamento del sistema industriale che fù sovietico, alla vendita all'Occidente per un "piatto di lenticchie" di tecnologie e know how industriali sofisticatissimi, alla

disperazione della popolazione ridotta in stato di estrema indigenza, il tutto facente da sfondo all'avvicendamento al potere dei vari premier, con le loro politiche economiche, i collassi monetari ad esse collegati, le responsabilità e le inettitudini, le pressioni esterne di lobby economiche, atti di una commedia, o meglio, di una tragedia che non trova fine se non con la forzata rinuncia al potere presidenziale da parte di di Eltsin.

La Russia spera, la Russia aspetta, la Russia soffre, la Russia è dimentica di sè stessa, relegata ad un ruolo di potenza di secondo ordine... Ma "Russia" e "popolo russo" sono vuote formule o hanno un contenuto di natura sostanziale, ancorhè alla ricerca disperata di una determinazione? A questo ed altri quesiti l'autore cerca di dare una risposta appagante. Lo Tsar Boris abdica, la tragi-commedia è finita. Ne comincerà un'altra? Abbandonerà la scena per lasciar posto ad un altro istrione politico? Personalmente spereremmo di no. Troppe sono state le sofferenze, troppe le umiliazioni, troppe le disillusioni. E anche i cuori generosi e grandi, se troppo vessati dalle angherie, sono destinati a fermarsi.

La Russia, ha un cuore generoso e grande.....Ma il tempo ci darà la più eloquente delle risposte.  (Andrea)