In Russia ci sono molte maniere di festeggiare il Giorno dell Vittoria e del Ricordo. C'è chi assiste alla parata militare nella Piazza Rossa, chi ne approfitta per una gita fuori porta, chi per recarsi alla dacia in campagna o per rilassarsi davanti alla televisione dove, per l'occasione, la fanno da padrone i classici della cinematografia russa sulla Grande Guerra Patriottica.
Ma c'è chi ha scelto un modo diverso per ricordare il sacrificio di milioni di soldati periti durante la tragica e gloriosa battaglia contro il nazifascismo: un gruppo eterogeneo di persone, professori universitari e studenti, impiegati e pensionati, ragazze e reduci "afghani", offrono ogni anno alcune settimane dello loro ferie per cercare, riconoscere e dare sepoltura ai resti dei soldati dell'Armata Rossa che giacciono ancora in numero enorme in quell'immenso campo di battaglia che è stata la Russia durante la guerra.

Anche quest'anno, proprio in questi giorni, trenta volontari sono impegnati, con pale e rilevatori di metallo, non lontano da Demjansk, in una zona in cui i paracadutisti russi cercarono di penetrare fra le linee tedesche. Quello che oggi è un bosco, allora era un campo paludoso e i soldati, se non venivano colpiti dal fuoco nemico, spesso morivano di tifo o di fame. Un altro luogo di ricerca è il villaggio di Belij Bor: gli abitanti del luogo ricordano che quelle poche case passarono di mano, in due anni e mezzo di guerra, oltre 150 volte!

Il lavoro viene condotto con grande professionalità, con metodi e strumenti utilizzati per gli scavi archeologici, e si ritrova un pò di tutto, dai piccoli oggetti di uso comune alle munizioni, agli indumenti, spesso assolutamente insufficienti alla luce delle condizioni in cui si svolgevano gli scontri. Solo raramente, però, è possibile identificare i resti ritrovati: le targhette di riconoscimento che vengono rintracciate sono spesso in cattivo stato e vengono reindirizzate alle unità scientifiche dell'"Anti-crimine", ma capita anche che una di esse sia in buone condizioni e che uno di questi soldati acquisti un'identità, ed è un momento di grande emozione - e commozione - per tutti. Forse, sarà possibile rintracciare dei parenti e permettere loro di partecipare alla solenne cerimonia di sepoltura.