Letteratura
Villa Borghese
Se è vero, come dicono, che la sofferenza sia in grado di amplificare talune sensibilità e di acuire la percezione delle emozioni, non deve meravigliare l’inarrivabile abilità di Paustovskij nel cogliere certi aspetti della vita che noi, distratti osservatori di passaggio, trascuriamo: il sorriso di una ragazza, lo stormire delle foglie, il mugghiare del vento nella tempesta, una sigaretta accesa e non finita, un gatto che dorme. Istantanee struggenti scattate nelle pagine dei racconti, pennellate di colore ora tenue e morbido, ora vivido e lancinante, come sangue che irrora il suo potente incastro narrativo.
Konstantin Paustovskij (1892 – 1968) sa cos’è la sofferenza e sa cos’è il dolore: abbandonato dal padre, due fratelli inghiottiti nella grande fornace della prima guerra mondiale, lavoretti saltuari per mantenere la famiglia. “La brama per l’insolito mi perseguitava fin dall’infanzia. La mia condizione si poteva definire in due parole: ammirazione per il creato e angoscia per l’impossibilità di vederlo”.
Quando più tardi, scrittore affermato, riuscirà a filtrare fra le maglie dell’Unione Sovietica e a vedere il “suo” mondo, imprimerà nei diari pagine indimenticabili e devastanti, come il vento delle tempeste marine che squassano i suoi racconti.
Simone Corazza
- Scritto da Marcello Brignone
- Categoria: Letteratura
L'altro Tolstoj
Si intitolerà “La religione del progresso e i falsi fondamenti dell'istruzione” il libro di prossima pubblicazione in Italia che conterrà il saggio di Lev Tolstoj di cui vi proponiamo in anteprima alcuni stralci. Uno dei numerosissimi interventi sulla società del suo tempo del grande scrittore russo di cui nel 2010 ricorrerà il centenario della morte. A dir la verità, la produzione saggistica di Tolstoj costituisce il 90 per cento di tutte le sue opere. Tolstoj romanziere è a tutti noto; Tolstoj critico radicale del suo tempo lo è molto di meno, quasi sconosciuto al grande pubblico. Eppure molto di quel 90 per cento ha una valenza che trascende il suo tempo e diventa pietra di paragone con la realtà di oggi. Il pensiero tolstojano è un pensiero scomodo, che ha la forza di mettere a nudo problematiche chiavi per il cosiddetto uomo moderno. L'idea di progresso e quella dell'istruzione sono due pilastri della civilizzazione che l'analisi di Lev Nikolaevič mina alle fondamenta.
G.I.
- Scritto da Lev Tolstoj (trad. G. Iannello)
- Categoria: Letteratura