Maurizio, Evelina, Marcello, Sascia, Giuseppe, Tania …. tutti con un pallino: la Russia. Beh! per qualcuno è qualcosa in più di un pallino, visto che ci è nato e vissuto; per qualcun altro una passione giovanile mai estintasi, per altri un richiamo lontano ma costante … Tutti insomma con gli occhi puntati e le orecchie drizzate verso Mosca, ma senza idealizzazioni di sorta. Solo amore, senza troppe spiegazioni.
“Con la ragione –è stato scritto- non si può comprendere la Russia, non si può misurare con uno stesso metro … In essa si può soltanto credere”. Non vogliamo certo essere i seguaci di una nuova fede. Sta di fatto che in questa frase in qualche modo noi ci ritroviamo.
Concedeteci di azzardare ancora un “credo” . In un mondo che si sta globalizzando a senso unico è spontaneo cercare rifugio in qualche “isola” che non sia stata ancora inglobata dalla Mente uniformatrice; per fortuna che la Russia si estende per migliaia di chilometri da Kaliningrad a Vladivostok e presumibilmente ci vorrà qualche tempo per omogeneizzarla al modello che va per la maggiore ….. magari col rischio che nel frattempo qualche suo “virus” ne intacchi la logica vincente.
22 novembre 2000
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