Tratto da un lavoro multimediale prodotto dagli studenti di
"UNA LINGUA PER UN’EUROPA PIU’ VASTA: RUSSO"
Corso F.S.E. promosso dall'Istituto Comprensivo Statale S.Teresa di Riva
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SIGNIFICATO ETIMOLOGICO E CONNOTATIVO

Il nome matrëška è il diminutivo-vezzegiativo di Matrëna, diffuso nome proprio russo derivante dal latino mater [madre].
Così matrioška [così si pronuncia in italiano] è il simbolo della madre, della generosità materna e della fertilità della terra.
La matrëška ha un suo significato: è un modo per dominare lo spazio, perché contraddice il fatto che uno stesso luogo non possa essere occupato da più di un oggetto.

LE ORIGINI

La prima matrioška russa è apparsa alla fine del diciannovesimo secolo, nel podere Abramtsevo, non lontano da Mosca. Ci sono due versioni sulla sua origine. Una sostiene che è nata nell’isola giapponese di Houshu, come giocattolo speciale fatto di molte parti interposte. Si dice che sia stata portata in Russia dalla moglie di un famoso collezionista d’arte, Savva I. Mamontov (1841- 1918). Secondo alcuni giapponesi, invece, fu un monaco russo che per primo portò in Giappone l’idea di fare una bambola fuori dal comune.

Ma comunque siano andate le cose, agli artigiani russi l’idea piacque e nacque così la prima matrioška.

Alla fine del 1880 l’economia e la cultura russa erano in fase di grande sviluppo e nello stesso tempo c’era una particolare attenzione a preservare il loro folklore. Così, attorno a Mamontov cominciò a raccogliersi un gruppo di intellettuali fra cui famosi pittori come I. Riepin , V. Vasnietsov e M. Vrubel. Un artista di professione, di nome Sergej Maljutin, (1859-1937), disegnò per la prima volta una bambola che raffigurava una contadinella dalla faccia rotonda e dagli occhi luminosi. Indossava il sarafan, (una veste lunga fino ai piedi, sorretta da due spalline), un grembiule bianco e aveva capelli lisci pettinati con cura e nascosti in gran parte sotto un fazzoletto a fiori dai colori vivaci.
Recava in mano un gallo nero.

All’interno conteneva altre sette bambole identiche alla prima, ma di dimensioni più piccole. Oggi è possibile ammirarla al Museo del Giocattolo di Sergejev-Posad.

Nella regione di Mosca, la produzione di massa delle matrioški, iniziò a Sergejev–Posad dal 1890 e già nel 1900, il giocattolo dalla Russia ottenne la medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale a Parigi. La fabbricazione delle matrioški gradualmente si diffuse da Mosca in altre città, fra cui Siemenov, Polkhovskij Majdan, Vjatka e Tvier. Ogni località sviluppò un proprio stile ed un particolare tipo di decorazione.

MINIATURE

 



Altezza:15 cm Bambola Kirov kubishka (a forma di barile).
Ragazza con samovar, decorata in stile 'khokhloma'.




Altezza:15 cm Bambola Kirov kubishka (a forma di barile).
Ragazza con samovar, decorata in stile 'gzhel'.




Altezza: 17.5cm Bambola Kirov kubishka (a forma di barile).
Ragazza con samovar, decorata in stile 'khokhloma' e con motivo di fragole.




Per molto tempo la produzione e la vendita di questo tipo di bambole fu sottoposta a rigidi controlli, per preservarne l’originalità storica, ma i cambiamenti politici verificatesi alla fine degli anni ’80 hanno permesso agli artigiani una maggiore libertà creativa.

I NUOVI STILI

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ragazza con samovar in stile Khokhloma
 
Ragazza con samovar in stile Gzhel
 


FASI DELLA LAVORAZIONE

 



Fino a poco tempo fa le tecniche di realizzazione dei manufatti erano tenute segrete, per evitare il plagio e la concorrenza. Prima di tutto è importante scegliere il legno giusto. Per la sua tenerezza si predilige il legno di tiglio o più raramente di ontano o di betulla. Una volta abbattuto l’albero, si toglie la maggior parte della corteccia, lasciando quel tanto che basti per evitare che il legno si spacchi durante l’essiccazione.

I tronchi vengono poi lasciati accatastati per vari anni, in modo che l’aria possa circolare liberamente, evitando la formazione di muffe. Il legno va tagliato al momento giusto, quando non è troppo umido o troppo asciutto. Soltanto un esperto può determinare quale è il periodo adatto. Ogni singolo pezzo di legno può essere sottoposto anche a 15 operazioni separate.

Per prima viene realizzata la bambola più piccola della serie, quella che non si può dividere ulteriormente. Una volta intagliata la bambola più piccola, l’artigiano comincia a lavorare la bambola successiva, che dovrà contenerla. Comincia a lavorare un pezzo di legno, decidendone la giusta altezza. Successivamente lo taglia orizzontalmente in due parti, scava l’interno di entrambe, cominciando dalla parte inferiore, in modo che la prima bambola vi si incastri perfettamente.

A questo punto ripete il procedimento, facendo una bambola leggermente più grande, in cui andranno le prime due.

Il numero di bambole inserite l’una nell’altra varia da 3 a 60.
     
Matrioška di Kirov in 5 pezzi con farfalla e fiori
 
 
Matrioška in 8 pezzi
 
Matrioška di Kirov in 7 pezzi. Contadinella con motivo floreale
 
Altezza : 20 cm. Matrioška di Kirov in 10 pezzi. Contadinella in stile Zhostovo
 
Matrioška tradizionale di Kirov in 3 pezzi con colori a guazzo e motivo floreale
Altezza: 31 cm. Matrioška in 20 pezzi con motivo floreale. E' da notare che ogni bambola ha un motivo diverso dipinto.
     
Matrioška in 30 pezzi con motivo floreale.



La bambola più grande può essere alta quanto l'artigiano che l'ha realizzata!!!
Ogni bambola, una volta finita, viene coperta con una colla amidacea che riempie ogni porosità della superficie. Inizia l'essiccazione finale e la bambola viene ben levigata in modo che il pittore possa stendere bene la vernice. A questo punto alla bambola viene dato il suo aspetto inconfondibile.

SOGGETTI


Le decorazioni sono diverse: raffigurano fiori, animali, chiese, icone, fiabe popolari, argomenti legati alla famiglia, persino capi religiosi e politici.

Fiori



 

Frutta e verdura




Animali

 

 



Famiglia


Famiglia con sale e pepe, per far risaltare l'ospitalità delle famiglie russe.

Il rito del tè. Offrire il tè è un vero rito in Russia. Se una famiglia invita qualcuno per il tè ,significa che vuole stringere rapporti d’amicizia più stretti con l’ospite.



Stagioni



Vita paesana d'estate.
Vita paesana d'inverno.

Fiabe popolari


La gallina dalle uova d'oro.


Cheburashka, personaggio di antiche leggende russe, con gli amigi Gena il coccodrillo e Starukha Chapoklavak.


Fiaba tradizionale: Yemelya e il luccio magico.
Narra di un giovane che liberò un luccio dopo averlo pescato. In cambio il luccio promise di esaudire ogni desiderio del giovane. Uno di questi fu di poter volare su una stufa fino al palazzo del re e sposarne la figlia.



Repka è la fiaba "Il vecchio e la rapa".
Racconta la storia di un vecchietto che piantò una rapa. L'ortaggio crebbe fino a raggiungere dimensioni tali che fu necessario l'aiuto della moglie, della nipote, del cane, del gatto e persino del topo per poterla sradicare. La morale è che è necessario il contributo di tutti in famiglia.


Festività


Natale


Il Ringraziamento (Thanksgiving)


Pasqua

Icone



Città



FORME

La grande varietà attualmente disponibile contribuisce a tenere i prezzi ad un livello ragionevole.




MATERIALI


Matrëška con lamina d'oro


Matrëška con tempera e vernice argento.

PORTACHIAVI

I corsisti

Roberta Casablanca
Alessandra Morabito
Domenica Crupi
Giuseppe Morabito
Marilena Ferrara
Luciana Morabito
Mariausilia Franchina
Paolo Morabito
Manuela Lo Giudice
Giuseppe Stancampiano
Marialuisa Lo Giudice
Mariangela Stracuzzi
Mariacatena Miuccio
Mirko Sturiale
Mariatindara Miuccio
Patrizia Ucchino
Rosanna Montoro
Docente: prof. ALEXANDRA PARYSIEWICZ

Codocente: prof. ALEXANDRA VOITENKO

Tutor: prof. ANTONINA MORABITO

Valutazione e certificazione: prof. Sauastita Guta

Psicologo: dott. Leonardo Bruno

Istituto Comprensivo Statale - S.Teresa di Riva

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F.S.E.
Promozione dell’Istruzione e della Formazione Permanente
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