da sx, Alexandra Voitenko, il console russo Korotkov e il presidente della Provincia di Messina Nanni Ricevuto.

 

L’intervista

“Una posa che ci rende felici”

Il presidente Voitenko soddisfatta: “Ma è mancata una commissione di esperti”

L'associazione culturale “Messina-Russia” si occupa di promuovere la conoscenza del “pianeta” Russia in città. Formalmente è nata nel 2009, ma di fatto erano molti anni ormai che un piccolo gruppo di amatori della cultura e della lingua russa operava in città nelle “retrovie”, trovando espressione soprattutto in un sito, www. russianecho.net, che ha portato un’eco della Russia sul web, a favore del pubblico italiano, ma non solo. Abbiamo rivolto alcune domande sulla vicenda alla prof. Alexandra Voitenko, presidente dell’Associazione.

Allora finalmente il monumento ai marinai russi, dopo più di cent'anni!

Vedere il monumento ai marinai russi a Messina, non può che renderci felici. La posa del monumento risponde non soltanto alla delibera del Comune del 1909 ma anche al sentimento, tramandatosi di generazione in generazione, di gratitudine verso quei marinai che traspare nei “ricordi” del terremoto dei messinesi.

Come valutate la scelta del progetto “Kufferle”?

Senza alcun dubbio positivamente, anche perché l'immagine del bozzetto di Kufferle, realizzato nel 1911, ha fatto da tempo il giro del mondo, a tal punto che qualcuno nel passato ha creduto che il monumento fosse stato già eretto a Messina. Non nascondiamo di aver personalmente insistito, quando è stato richiesto il nostro parere, perché la scelta cadesse proprio su Kufferle

Nessun commento alle vicende intricate dell'ultimo anno...

È mancata nei mesi passati la costituzione in loco di una commissione di esperti che avrebbe potuto valutare con maggior tranquillità e ponderatezza tutti gli aspetti collegati alla realizzazione del monumento. Ad esempio sarebbe stato auspicabile un maggior coinvolgimento di San Pietroburgo, con la quale nel maggio scorso sono stati firmati dei protocolli di intesa per un futuro gemellaggio, in particolare con la circoscrizione di Kronstadt, sede storica della marina militare russa e quindi luogo di provenienza delle navi che giunsero a Messina.

Non le sembra che manchino pure adeguate iniziative collaterali?

Per quello che sappiamo qualcosa ci sarà. Certo se ci fosse stato più tempo a disposizione – teniamo presente che il progetto definitivo del monumento è stato presentato solo a marzo di quest’anno - si sarebbero potute organizzare iniziative di più largo respiro e durevoli nel tempo, intendo ad esempio pubblicazioni di nuove ricerche legate agli eventi.

 

da “Centonove” del 1 giugno 2012

Felice Irrera