Attivato il primo centro del Sud Italia di certificazione ufficiale di conoscenza della lingua russa

 

Sono trascorsi solo alcuni mesi dalla pubblicazione dell'articolo di Giuseppe Barca, che rivendicava pari diritti tra le lingue ed invocava la costituzione di un centro di certificazione della lingua russa nel sud Italia. Perché gli studenti di russo dell'università (nel caso specifico quella di Messina) devono sempre elemosinare un trattamento equo, al pari dell'offerta formativa per le altre lingue straniere, in termini ad esempio di numero di ore di insegnamento? Perché l'Esol Cambridge, il Dele Cervantes per lo spagnolo o il Delf “francese” sono comodamente ottenibili in sede e per acquisire invece il TRKI ("Test di russo come lingua straniera") bisogna farsi un viaggio fino a Roma e starci tre giorni?

Ed ecco che le circostanze si sono volte a favore e nel giro di poche settimane la forte rivendicazione del Barca ha trovato una concretizzazione insperata. Nell'istituto di lingua e letteratura russa della città dello Stretto si parlava in merito alla questione da tempo, come in un sogno: “sarebbe bello”, “sarebbe una gran cosa”, “sarebbe perfino giusto che la sede della certificazione sia qua”. Non solo per i meriti culturali accumulati dalla cattedra, sede per decenni di slavisti del calibro di Ignazio Ambrogio e Pietro Zveteremich, ma anche per il particolare legame che unisce il popolo messinese a quello russo (specialmente dopo le vicende dei soccorsi prestati dai marinai russi dopo il sisma del 1908), e, non ultimo motivo, per la posizione strategica della città, al confine tra la Sicilia e la Calabria, regione che per intere generazioni ha avuto come punto di riferimento accademico l'ateneo messinese per molte discipline del sapere scientifico ed umanistico.

La prof. Tatiana Ostakhova, già intelligente ispiratrice delle relazioni tra Kronštadt e la provincia di Messina, ha saputo cogliere l'occasione dell'intensificarsi delle iniziative istituzionali volte a favorire i rapporti tra la Sicilia e la Russia, per proporre alle autorità consolari russe di Palermo, l'idea di Messina sede del centro di certificazione TRKI. L'Ostakhova tiene a sottolineare il ruolo decisivo svolto in questo senso dal console Vladimir Korotkov in chiave di mediazione e attuazione in tempi rapidissimi del progetto. Nell'ambito pertanto degli eventi legati al Festival “Primavera Russa a Palermo”, si è svolta il 24 aprile nel Palazzo dei Leoni di Messina la cerimonia della firma dell'accordo, preceduta da una conferenza sui rapporti secolari tra Messina e la Russia, animata dall'esperto di storia locale Franz Riccobono e dal direttore responsabile del sito di informazione e cultura russa “Russianecho.net”, Giuseppe Iannello, ed intervento finale dello storico Mikhail Talalay.

Hanno sottoscritto l'accordo Vera Stepanenko, Direttore del “Centro di preparazione e testing dei cittadini stranieri in materia di conoscenza della lingua russa” dell'Università Statale di Mosca (MGU) “M.V. Lomonosov” e il prof Giovanni Cupaiolo, Direttore del Dipartimento di “Civiltà Antiche e Moderne” dell'Università di Messina. Entrambi hanno evidenziato l'onore e il piacere, ciascuno per la parte rappresentata, di essere giunti all'intesa ed hanno auspicato lo sviluppo dei reciproci rapporti. C'è da dire che il prof. Cupaiolo ha dato piena disponibilità alla collaborazione e alla realizzazione di altri progetti che stanno maturando tra enti russi o aggregazioni locali e l'università, nella direzione lungimirante di sostanziare culturalmente le relazioni tra la città e la Russia, relazioni che non possono essere solo di carattere celebrativo, istituzionale o di natura meramente commerciale.

Intanto tutti coloro che lo vorranno, universitari e non, potranno sottoporsi nei locali del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne (ex Facoltà di Lettere e Filosofia) agli esami per l'ottenimento della certificazione linguistica, riconosciuta nella Federazione Russa e nell'Europa tutta. Previsti tutti i livelli standardizzati in ambito europeo, da quello base a quello avanzato: A1, A2, B1, B2 e C1; sarà possibile inoltre affrontare il test linguistico necessario per l'acquisizione della cittadinanza russa. I costi per gli alunni delle scuole avranno un sensibile riduzione. Col russo insomma si potrà fare la conoscenza anche da ragazzi o perfino da bambini... anche senza avere una mamma o un papà russo. Allora non ci resta che augurare a tutti: Ни пуха ни пера! In bocca al lupo!

 


Gabriele Gottardi

 

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